World Architecture Festival: 4 finalisti con le innovazioni Myrtha Pools

Giunto alla sedicesima edizione, il World Architecture Festival (WAF) rappresenta il grand galà dell’architettura. Un evento unico, ideato per celebrare, premiare e condividere le competenze e la conoscenza architettonica. In questo contesto di eccellenza e condivisione, Myrtha Pools è stata chiamata in causa per ben quattro volte. Sono quattro, infatti, i progetti finalisti in cui l’azienda italiana ha lasciato una traccia, tradotta nella realizzazione di piscine e strutture di alto livello.

Il primo tra questi progetti è il Water Factory, in Polonia. Un complesso multifunzionale tematico, dove l’elemento acqua si pone come centrale e polarizzante. Ideato e progettato dallo studio TKHoldings Truszczyński & Kobierzewski, l’intera struttura si eleva come elemento dirompente e d’innovazione, sotto tutti i punti di vista. Un lavoro sinergico e armonioso, un connubio di forme e linee che trascendono l’estetica, un progetto unisce la parte educativa sull’acqua al mondo leisure grazie a numerose piscine Myrtha a forma libera, armoniosamente incastonate tra loro in un gioco di spazi, forme e altezza diverse.

Il secondo progetto arrivato tra i finalisti del WAF è il Parramatta Aquatic Center (PAC), in Australia. Un’opera complessa che ha richiesto una collaborazione tra diversi studi di archiettura: McGregor Coxall Landscape Architects, Andrew Burges Architects e Grimshaw, con la supervisione del Consiglio Comunale di Panamatta. Collocato all’interno del Parramatta Park – patrimonio dell’UNESCO – Myrtha ha realizzato 5 piscine per questo complesso, aiutando a creare un luogo funzionale e polivalente in un contesto d’eccezione. Il risultato è un centro comunitario multifunzionale, a basso impatto ambientale e che si collocata perfettamente nello scenario che lo circonda, generando un contrasto suggestivo tra architettura e natura.

Il terzo progetto finalista che presenta la firma di Myrtha Pools è il Češča Vas Pool Complex, in Slovenia. Frutto del lavoro dello studio ENOTA Architects, il centro sorge in un’area dominata dal preesistente velodromo. Per cercare di ridurre l’impatto al minimo, mantenendo l’equilibrio spaziale dell’area, il complesso natatorio è stato sviluppato sfruttando le proprietà topografiche del terreno inclinato. In questo modo, la struttura si adatta all’ambiente circostante, senza porsi come nuovo e ulteriore elemento dominante, grazie anche all’utilizzo di un elegante tetto sospeso sul paesaggio. Myrtha Pools, grazie alla sua tecnologia modulare, può adattarsi ad una moltitudine di esigenze e casistiche diverse tra loro. Data questa flessibilità, l’azienda italiana è stata scelta per realizzare le due piscine presenti all’interno del centro: una da competizione e una d’apprendimento. Il Češča Vas Pool Complex, oltre a rappresentare un’opera architettonica di grande interesse, si pone come punto di riferimento per la crescita del nuoto in una zona carente di strutture.

L’ultimo dei quattro progetti finalisti che vanta una collaborazione con Myrtha Pools è il Wai Ariki Hot Springs & Spa, in Nuova Zelanda. Un progetto visionario che combina l’incredibile bellezza naturale e culturale del Paese con il potere rivoluzionario dei prodotti wellness di Myrtha. Le piscine e le cabine Myrtha sono state scelte anche per la loro capacità di resistere ai terremoti, caratteristica fondamentale per un territorio altamente sismico come quello neozelandese. Adagiato in un’area paesaggisticamente e culturalmente rilevante, lungo le rive del Lago Rotorua, l’architettura del complesso riprende e rimanda alle tradizioni della popolazione locale, facendo da ponte tra la ricchezza culturale del passato e il futuro sviluppo socioeconomico della zona e della comunità. Il risultato finale si traduce in un connubio tra tradizione e innovazione, volto a dar nuova luce ad una cultura antica e radicata nel tessuto sociale.